Il Centro per la Protezione Civile sviluppa e valida modelli per la previsione e la prevenzione dei rischi naturali e derivanti dalle attività dell'uomo, in particolare per quanto riguarda i processi idrogeologici indotti da eventi meteorologici estremi, nell'ambito del sistema di allertamento nazionale.
I modelli realizzati sono sia di tipo statistico che fisicamente basato e utilizzano i dati della rete nazionale pluviometrica e della rete radar meteo del Dipartimento della Protezione Civile.
I modelli previsionali, sviluppati e ottimizzati dal Centro, permettono di migliorare la capacità predittiva di frane dovute a piogge su ampie aree di applicazione (zone di allerta).
La validazione dei risultati dei modelli avviene tramite l'osservazione diretta degli effetti al suolo.
I risultati dei modelli vengono riaggregati sia alla scala delle zone di allerta che alla scala comunale, per giungere a un risultato di sintesi che sia direttamente utilizzabile nelle procedure di allertamento e di valutazione quantitativa del rischio.
Inoltre, attraverso l’uso di indici e modelli bioclimatici (Heat Index, Universal Thermal Climate Index, Wet-Bulb Globe Temperature) vengono considerati gli effetti delle condizioni meteorologiche estreme (ondate di calore e di freddo) sulla salute della popolazione e di specifiche categorie a rischio (soggetti fragili, lavoratori, etc.), individuando i livelli di rischio e le misure di prevenzione.
Ultimo aggiornamento
30.05.2022